Damigiane non ce ne sono più in giro, oggi il vino si acquista in eleganti bottiglie. Il termine, però, è simpatico, anche per la curiosa storia che lo accompagna. Provenienza: ambiente marinaro nella Francia del Seicento. E sarà stato probabilmente un marinaio, frequentatore di una di quelle bettole che si trovano immancabilmente nei porti, a definire scherzosamente dame Jeanne, cioè <<signora Giovanna>>, il grosso recipiente per il vino che, varcate le Alpi, da noi è diventato damigiana. Probabilmente Jeanne era il nome della proprietaria del locale, con il gran gonnellone lungo fino ai piedi, in tutto somigliante, secondo il marinaio, al grosso recipiente di vetro, fasciato da un gonnellone di vimini o di paglia. E chissà come sarà stata lusingata dal complimento la signora Jeanne, che certamente non immaginava, allora, che il suo nome sarebbe stato per sempre legato al buon vino!