Santa Margherita di Antiochia di Pisidia

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Cenni sulla vita di Santa Margherita Vergine e Martire, la nostra patrona.

Margherita (Marina – dal latino: donna del mare -, nella passio greca attribuita ad un certo Timoteo che è la fonte principale per la biografia) nacque nel 275 d.C. ad Antiochia di Pisidia (nell'odierna Turchia), all'epoca una delle città più fiorenti dell'Asia Minore. Oggi vicino alle rovine della città è situata la borgata turca di Yalovaè del distretto di Iconio; Paolo e Barnaba in uno dei loro viaggi vi si fermarono per predicare Gesù Messia e Figlio di Dio ottenendo molte conversioni. Il padre Edesimo (o Edesio) era sacerdote pagano. Per questo ruolo la famiglia di Margherita spiccava per agiatezza sia nella vita sociale che in quella religiosa della città. Nessuna notizia si ha della madre. Margherita, presumibilmente, rimase orfana di madre dai primi giorni di vita, tanto che il padre la affidò ad una balia che abitava nella campagna vicina. La nutrice, segretamente cristiana, (siamo durante il periodo delle persecuzioni scatenate da Massimiano e Diocleziano) educò Margherita a questa fede e quando ritenne che fosse matura la presentò per ricevere il battesimo. Tutto ciò avvenne, ovviamente, ad insaputa del padre.

Margherita crescendo apprendeva la storia di eroismi dei fratelli di fede, irrobustiva il suo spirito ispirandosi al Vangelo, si sentiva decisa ad emulare il coraggio dimostrato dai cristiani davanti alla crudeltà delle persecuzioni e nelle sue preghiere chiedeva di essere degna di testimoniare la sua fedeltà a Cristo.

Il padre, ignaro di tutto ciò, decise di riprendere la figlia ormai quindicenne presso la sua casa di Antiochia. Margherita fu subito a disagio sia per il distacco dalla nutrice, che per lo stile di vita che teneva presso la casa paterna colma di agi.

Una sera chiese al padre cosa rappresentassero quelle statuette e le lampade che erano in casa; il padre spiegò che quelli erano gli idoli che egli adorava ed invitò Margherita a bruciare incenso per loro. Ella ascoltava quasi indifferente quello che il padre le diceva.

Credendo che Margherita mancasse di una educazione religiosa adeguata al proprio rango sociale, il padre la affidò così ad un maestro di sua conoscenza che dirigeva una scuola dove si insegnava un po' di tutto. Margherita non gradiva gli insegnamenti pagani e dopo poco tempo rivelò al padre di essere cristiana.

Per tale motivo, il padre non esitò a mandarla via di casa, quindi Margherita ritornò dalla sua balia che l'accolse come reduce vittorioso di un'aspra battaglia.

In campagna Margherita si rese utile pascolando il gregge e per le altre necessità che si presentavano. Ella dedicava molto tempo alla preghiera, in particolare pregava per il padre e per i fratelli nella fede che venivano sempre più spesso perseguitati. 

Un giorno, mentre conduceva le pecore al pascolo, Margherita venne notata da Olibrio, nuovo governatore della provincia; appena la vide rimase colpito dalla sua bellezza e ordinò che gli fosse condotta dinnanzi. 

Dopo un lungo colloquio, il governatore non riuscì nell'intento di convincere Margherita a diventare sua sposa; ella si dichiarò subito cristiana e fu irremovibile nel professare la propria fede.

Il governatore, dopo un lungo interrogatorio, alle risposte di Margherita, controbatte con la flagellazione e l'incarcerazione.

Secondo la tradizione, in carcere a Margherita appare il demonio sotto forma di un terribile drago, che la inghiottì, ma lei, armata di una croce che teneva tra le mani, squarciò il ventre del mostro sconfiggendolo. Da questo fantastico episodio, nacque nella devozione popolare quella virtù, riconosciuta a Margherita, di ottenere, per la sua intercessione, un parto facile alle donne che la invocano prima dell'inizio delle doglie. 

Dopo un breve periodo di carcere, Margherita fu sottoposta ad un nuovo martellante interrogatorio davanti a tutta la cittadinanza. Anche in questa occasione, ella non esitò a proclamare a tutti la sua fede e l'aver dedicato a Cristo la sua verginità. Ancora una volta venne invitata ad adorare ed offrire incenso agli dei pagani, ma lei si rifiutò e menzionò il brano del vangelo di Matteo dicendo: "Quando sarete dinnanzi a magistrati e ai presidi, non vi preoccupate come o che cosa dovete rispondere, perché lo Spirito del Padre vostro, che sta nei cieli, parlerà per voi". 

Mentre tutti osservavano quanto stava succedendo, una forte scossa di terremoto fece sussultare la terra e apparve una colomba con una corona che andò a deporre sul capo di Margherita. Questo fatto prodigioso, le affermazioni di Margherita, il suo rifiuto delle pratiche pagane e le molte conversioni che avvennero, mandarono su tutte le furie il governatore che emise la sentenza di condanna per Margherita: "Venga decapitata fuori della città". 

Margherita fu decapitata il 20 luglio 290 all'età di quindici anni. 

Il corpo venne raccolto e portato in luogo sicuro dai fedeli dove fu fatto oggetto di grande venerazione. 

Secondo la tradizione, un pellegrino di nome Agostino da Pavia, nel secolo decimo, riuscì a trafugare, dopo varie peripezie, il corpo di S. Margherita e a trasportarlo in Italia, a Roma, per proseguire verso Pavia. Durante il viaggio, si fermò a Montefiascone, in provincia di Viterbo, dove fu accolto dai benedettini del monastero di S. Pietro ai quali raccontò le vicende del suo viaggio. Dopo qualche giorno il pellegrino si ammalò e, morente, raccomandò ai monaci di conservare e venerare la preziosa reliquia che tutt'oggi è venerata nella chiesa Cattedrale, a lei dedicata.

Da qui cominciò a diffondersi il culto di S. Margherita V. e M. per tutta l'Italia ed in altri paesi dell'Europa. Molte città si pregiarono erigere chiese in suo onore. 

Rimane il fatto che questa Santa è stata molto venerata specie nel medioevo: la ricordiamo, insieme a Santa Caterina d'Alessandria, come consigliera di Giovanna d'Arco.

La fama di S. Margherita è così importante da essere inserita tra i "quattordici Santi Ausiliatori". Con questo nome vengono designati un gruppo di 14 santi alla cui intercessione il popolo cristiano suole far ricorso in momenti difficili. Essi sono: Acacio, Egidio, Barbara, Biagio, Cristoforo, Ciriaco, Dionigi, Erasmo, Eustachio, Giorgio, Caterina, Margherita, Pantaleone e Vito.

S. Margherita V. e M. è patrona delle donne incinte e dei moribondi.

Segni iconografici per riconoscere la santa sono: una fiorente giovane con la croce in mano e la palma, segno di vittoria, o con il libro del Vangelo. Vinto, ai suoi piedi, il mostruoso dragone. Talvolta sul braccio della croce si trova una bianca colomba, segno della spirituale e verginale bellezza.

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