La messa prefestiva – Il giorno del Signore anticipato al sabato

Messa-con-Sacro-Cuore

La possibilità di celebrare Messe nel pomeriggio dei giorni feriali fu concessa nel 1953 da Pio XII. Nel 1972, avvalendosi della facoltà concessa da Paolo VI nel 1967, i vescovi italiani stabilivano che si potesse anticipare la Messa domenicale e festiva al giorno precedente. Si raccomandava, però, di far ricorso a tale celebrazione solo in caso di effettiva opportunità pastorale

Con il velocissimo mutamento della vita sociale, l'opportunità pastorale della prefestiva è diventata normale in tutte le parrocchie. Ma c'è da chiedersi: è una pratica buona o cattiva? Dipende dalla mentalità che c'è dietro l'uso che se ne fa. Infatti i pericoli sono evidenti.

L'azzeramento del Giorno del Signore

Il giorno del Signore non si esaurisce con la Messa. Il Catechismo della Chiesa Cattolica precisa che esso si caratterizza per quattro realtà (n. 2185):

a) il culto dovuto a Dio;

b) la letizia propria del giorno del Signore;

c) la pratica di opere di misericordia;

d) la necessaria distensione della mente e del corpo.

La Messa prefestiva rischia quindi di attutire o cancellare per i cristiani il significato della domenica, eliminando tre azioni su quattro. E' evidente infatti che anche chi lavora di domenica non è dispensato dal trovare occasioni per momenti di letizia, misericordia, distensione. Serve una catechesi adeguata altrimenti un bene può trasformarsi in un male.

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