Il giorno della nascita, o compleanno, a questo mondo tutti lo ricordano e lo festeggiano immancabilmente, malgrado con l'incedere degli anni esso diventi sempre più l'occasione per ricordarci di quanto invecchiamo! Così pure l'anniversario di nozze o di ordinazione è altrettanto noto e celebrato.
Ma la data più importante di tutte, quella del giorno in cui abbiamo ricevuto il sacramento che dà inizio alla nostra vita cristiana e ci rende figli di Dio, e cioè il battesimo, è spesso affidata all'oblio. Eppure il ricordo annuale del proprio battesimo è talmente importante che la Chiesa Cattolica permette in tale ricorrenza di ricevere addirittura l'indulgenza plenaria: essa può essere lucrata da coloro che pentiti, confessati e comunicati, offrendo devotamente preghiere per le intenzioni del Papa, rinnovano le promesse battesimali (conc. 28 § 1).
L'enchiridion delle indulgenze così recita:
Votorum baptismalium renovatio (Rinnovazione delle promesse battesimali)Si concede l'indulgenza parziale al fedele che rinnova con qualsiasi formula i voti battesimali; l'indulgenza sarà invece plenaria se la rinnovazione è fatta nella celebrazione della Veglia Pasquale o nell'anniversario del proprio battesimo.
Quindi, a chi avesse irrimediabilmente dimenticato la data in cui è rinato dall'acqua e dallo Spirito Santo, non rimane che: a) festeggiare il proprio battesimo durante la celebrazione della Veglia Pasquale; b) richiedere al più presto nella parrocchia dove fu battezzato, un certificato che gli rinfreschi la memoria!